Moda Italiana, Com’è Cambiata Nel Tempo, Dagli Anni 80 Ad Oggi

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Ben ritrovati carissimi affezionati lettori di Fireracorrado.com, siamo sempre molto soddisfatti e onorati di avervi nuovamente qui con noi. Nell’articolo di oggi, parleremo di moda italiana. Andremo a vedere com’è cambiata nel tempo e andremo ad analizzare la sua evoluzione tra storia e stili.

Breve storia della moda in Italia

Vi siete mai chiesti quando nacque l’alta moda italiana?

Il noto buyer Giovanni Battista Giorgini, nel 1951, decise di organizzare il First Italian High Fashion Show, un evento privato per giornalisti e compratori provenienti dagli Stati Uniti, riuscendo a convincerli a partecipare all’evento.

Addirittura il giorno dopo la kermesse di Parigi, che fino a quel periodo era considerata l’unica città dell’alta moda marchi.

In questo evento, che si tenne a Villa Torrigiani, parteciparono i migliori stilisti italiani, come le sorelle Fontana, Emilio Schubert, Vita Noverasco, Joe Veneziani, Carosa, Simonetta, Marucelli e il grande Emilio Pucci, e fu apprezzato in modo particolare dal pubblico, che ha manifestato il loro entusiasmo con ripetuti applausi.

Palazzo Pitti Firenze

Dopo le prime edizioni che fecero riscuotere un grande interesse, il comune di Firenze, nel 1952, decise di mettere a disposizione dell’organizzazione, il prestigioso ed elegante Palazzo Pitti, dove ancora oggi si celebra la famosissima manifestazione PITTI UOMO, una delle principali kermesse internazionali di moda maschile.

Le sfilate di quegli anni, infatti, dichiarano l’evento fiorentino come la più importante fiera di moda in Europa.

Spinta anche da questo grande traguardo, nel 1958 viene fondata a Roma, la Camera Nazionale della Moda italiana.

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Moda glamour Italia

Negli anni cinquanta e sessanta, città italiane come Milano capitale della moda, Firenze e Roma, pullulano di atelier e boutique.

Per questo motivo le grandi star del cinema, da quelle italiane alle star di Hollywood, cominciano sempre più a frequentare le maison dei grandi artisti della moda italiana e ad innamorarsi di questo stile particolare, fatto di tessuti e finiture di alto livello e manualità di pregio.

Sono gli anni del couturier Emilio Pucci, che conquista tutto il mondo con la collezione Siciliana del 1956 e con quella incentrata sulle opere di Botticelli, di qualche stagione dopo, nel 1959, quando Valentino Garavani inaugura la propria maison moda in via Condotti, nel centro di Roma.

Milano capitale della moda

Facciamo ora un salto in avanti fino ad arrivare agli anni 70. In quel periodo storico così importante e iconico, la città di Milano è il vero centro nevralgico della Moda Italiana e non solo.

In quegli anni, infatti, nascono molti dei brand moda italiana, che ancora oggi dettano legge sulle passerelle di tutto il mondo.

Protagonista fondamentale di questa nouvelle vague della moda italiana nel mondo è sicuramente Elio Fiorucci, che nel 1977 apre il suo negozio nella galleria Passarella.

Elio Fiorucci

Fiorucci è senza dubbio una figura imprescindibile per la moda italiana abbigliamento.

Designer eclettico e visionario, aveva captato subito le tendenze di moda del periodo, riuscendoci perfettamente, tramite il suo stile colorato, pop e irriverente, ispirato ai lavori degli artisti della pop art, che in quell’epoca stava portando alla ribalta personaggi come Andy Warhol e in seguito, Keith Haring.

Grazie alla sua vena creativa, i prodotti divennero conosciuti in tutto il mondo, e anche molti illustri personaggi famosi cominciarono ad indossarli sui red carpet internazionali.

Anni 80: Moda glamour Italia

Arriviamo ai mitici anni 80, decade indimenticabile e tutt’oggi fonte di ispirazione per le generazioni di stilisti future.

Sono anni in cui il consumismo la fa da padrone, divenendo un fenomeno culturale sempre più radicato, unito ad una costante e crescente voglia di apparire ed essere al centro dell’attenzione.

Insomma, sono anni in cui l’edonismo è imperante e la pubblicità, specialmente in televisione – media che scandisce le giornate, specialmente dei giovani – si fa sempre più invadente.

Il periodo più iconico che la storia ricordi era fondato essenzialmente sull’apparire. In questi anni, infatti, l’ossessione per la forma fisica arriva anche al mondo dell’alta moda italiana marchi, che attraversa un momento molto eclettico ed eccentrico.

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Icone della moda italiana

I grandi della moda italiana, in quella circostanza, virano verso colori e silhouette audaci, fantasie sfrontate e ammalianti, e le parole d’ordine sono oversize e pailettes.

Inoltre, i capi simbolo di questo periodo sono appunto collant colorati, pantaloni in pelle e giacche oversize, con le mitiche spalline a imperversare.

Anche in questo caso, Milano città della moda ribadisce di essere la capitale indiscussa della moda, e durante le fashion week che si tengono in città, parecchie icone della moda italiana si distinguono.

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Come non ricordare maison del calibro di MOSCHINO o il grande Enrico Coveri, Romeo Gigli, che incantò Parigi da lì a poco e specialmente, due dei personaggi moda italiana più importanti, come Giorgio Armani Gianni Versace, che in breve tempo riusciranno a trasformare il prêt à porter italiano in quello che tutti conosciamo tuttora.

Versace, che prima della sua prematura scomparsa, negli anni 90 divenne la figura più importante del fashion system globale, con collezioni di moda indimenticabili,e le top model più importanti della storia a calcare le sue passerelle, da Naomi Campbell a Claudia Schiffer, tutte hanno sfilato per questo genio indiscusso della moda italiana nel mondo.

Il futuro della moda italiana

Venendo ai giorni nostri, come era facile da intuire, i social media hanno cambiato il modo di interfacciarsi al mondo del fashion.

Al giorno d’oggi figure come gli Influencer, Chiara Ferragni, per citare la più conosciuta e quotata, sono diventate onnipresenti, cercando di influenzare appunto, i nostri acquisti.

In mezzo a tutto ciò, lo shopping online è diventato sempre più consueto, portando i clienti a virare su uno shopping più compulsivo e meno di qualità.

Dunque, si tende a preferire vestiti meno impegnativi, sneakers comode al posto di scarpe su misura e T-shirt omologate dei brand moda italiana che vanno per la maggiore.

C’è da dire comunque che oggi per le nuove leve del mondo della moda, ci sono molte più opportunità per emergere rispetto al passato; infatti, grazie agli e-commerce e soprattutto ad Internet, si ha la possibilità di farsi conoscere e vendere i propri prodotti online, anche in tutto il mondo.

Bene cari amici, speriamo vi sia piaciuto fare questo viaggio nella storia della moda italiana.

La Redazione

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